Come si Allunga un viso
Come si allunga un viso: il contouring come tecnica teatrale Come si allunga un viso: la
Come si allunga un viso: il contouring come tecnica teatrale
Come si allunga un viso: la tecnica del contouring ha decisamente cambiato l’estetica degli ultimi 10 anni. Già nell’articolo storia del Contouring abbiamo parlato di quanto questa tecnica fosse già presente tra gli attori di teatro nel XIX sec.
Il mio lavoro negli ultimi dieci anni è stato proprio quello di studiare i fenomeni che hanno reso possibile il passaggio dalle tecniche pittoriche professionali al trucco sociale. Una delle cause principali sono stati sicuramente i mezzi di comunicazione come il teatro, il cinema, la televisione fino ad arrivare ai social come Instagram, che pongono al centro dell’attenzione le icone di stile e i loro suggerimenti di bellezza insieme alle case cosmetiche che le utilizzano come testimonial.
Il passaggio di testimone
Un momento fondamentale è stato quello in cui il cinema è diventato la nuova forma d’intrattenimento, imitando, come raccontato nell’articolo dal teatro al cinema , il linguaggio teatrale in ogni sua forma. Questo nuovo modo di raccontare è poi diventato sempre più sofisticato di pari passo allo sviluppo di un nuovo linguaggio cinematografico.
“Gli attori del primo cinema usavano le tecniche di caratterizzazione teatrale.”
Nel mio nuovo lavoro “Make up teatrale Il Codice” (Antonio Ciaramella, Edizioni Efesto 2020) sono evidenziate tutte le tecniche pittoriche di caratterizzazione e abbellimento teatrale effettuate dagli attori negli ultimi 150 anni.
Una di queste tecniche spiega proprio quali siano le ombreggiature e i punti luce da effettuare per enfatizzare o realizzare un viso allungato o uno accorciato.
Di seguito uno step by step realizzato durante le mie lezioni di make up teatrale alla REA Academy.
Come si allunga un viso: elementi fondamentali
Sappiamo benissimo che il make up e la percezione del colore cambiano in funzione alla temperatura di colore. Questa condiziona il nostro lavoro sia nel cinema che in teatro sotto forma di “piazzati” (gergo per definire l’illuminazione totale della scena) neutri, caldi o freddi:
la foto centrale è tarata sui 5500K° a sinistra 2800K° a destra 10000K°.
Le luci
Nelle prime tre immagini ho posizionato i punti luce, come partenza fondamentale per costruire tutta la “trasformazione”. Per poter eseguire l’allungamento del viso la parola d’ordine è “verticalità“, lo vediamo molto bene nella parte centrale, la zona sotto oculare illuminata lungo il naso che si estende in larghezza senza superare l’angolo esterno dell’occhio
L’altra metà del viso presenta i punti luce opposti o vero quello per creare un viso più corto.
Le ombre
L’immagine a destra mostra dove devono essere posizionate le ombre dello zigomo, quelle per allungare sono in diagonale e si dirigono verso l’angolo esterno della bocca (nell’invecchiamento evidenziano il teschio) quelle per accorciare si dirigono verso l’angolo esterno del naso.
La fonte schiacciata diagonalmente per allungare viene resa bassa e tonda nell’esempio opposto. Anche le ombre dell’occhio cambiano: per allungare si sviluppano in diagonale verso le tempie, per accorciare in orizzontale (sarò ripetitivo?!)
Il fissaggio e il controllo
Le zone vengono uniformate picchiettando leggermente un fondotinta freddo, prima le zone luminose, poi quelle in ombra. Questo intervento permette di avere ombre più morbide adatte per un teatrale fotografico. Il fissaggio rende tutto più soft, per questo occorre cercare di lasciare il tutto più saturo prima di fissare.
Caratterizzazione
In questo lavoro diventa indispensabile per essere coerenti creare due tipologie di sguardo attraverso le sopracciglia: ho fatto in modo che il punto di altezza fosse più centrale possibile al piano frontale del viso per allungare, viceversa ho creato un tratto meno alto e più tondeggiante. Questo è solo uno degli esempi.
Il make up degli occhi è coerente : per allungare il viso una cut crease e un focus sull’angolo esterno dell’occhio proiettato in modo angolare, per accorciare il focus è centrale con una piega palpebrale tonda e una rima cigliare più alta al centro.
Nelle immagini un dettaglio degli elementi che descrivono i diversi codici teatrali: luci, ombre, direzioni e linguaggio del colore; dove c’è il volume la rotondità è stata data con colori aggressivi, per allungare è necessario invece comprimere e rendere un contour più duro con colori recessivi.
Grazie all’allieva Samira Felici per avermi fatto da modella.
Antonio Ciaramella
Editor: A. De Martis