La cura Maschile nell’antica Grecia
La cura maschile nell'antica Grecia: Plutarco ci dice che Lycurgus bandì i cosmetici da Sparta
La cura maschile nell’antica Grecia: Plutarco ci dice che Lycurgus bandì i cosmetici da Sparta perché “proibì in città l’arte di dipingere il corpo, considerata arte malvagia e di corruzione”.
Lycurgus si riferiva solo a ciò che era chiaramente visibile e non alle maschere facciali che venivano applicate di notte e rimosse con latte al mattino.
Biondo a tutti i costi
Sia agli uomini che alle donne piacevano i capelli biondi e spesso facevano molta fatica per ottenerli.Menandro racconta
“I raggi del sole sono il mezzo migliore per schiarire i capelli. Dopo essersi lavati i capelli con un unguento speciale fatto qui ad Atene, si esponevano al sole ore aspettando che i loro capelli diventassero un bellissimo biondo dorato”
I Greci di solito si pulivano i denti con cura e si raschiavano i corpi con lo strigile dopo il bagno per rimuovere le polveri e gli oli detergenti e per stimolare la circolazione.
Usavano molti profumi, a volte diversi per le diverse parti del corpo, come descritto da Antiphanes, scrivendo di un tipico dandy ateniese.
- piedi e gambe con unguenti egiziani
- corpo con olio di palma
- le braccia con estratto di menta
- sopracciglia e capelli con maggiorana
- ginocchia e viso con essenza di timo selvatico
Anche il profumo delle violette era molto usato. I giovani alla moda portarono l’uso dei profumi a un tale estremo che Solon arrivò fino a promulgare una legge che proibiva la vendita di oli profumati agli uomini ateniesi.
Lasciare la scia
La cura maschile nell’antica Grecia: Secondo Plinio, Lucio Plotius, nascosto a Salerno, fu scovato dalle autorità, seguendo solo il loro fiuto per il suo profumo forte e distintivo.
Procedimento per la lanolina
Secondo Plinio, l’olio veniva ottenuto dalla lana bisognava:
- riscaldare la lana appena rasata in acqua in un contenitore di bronzo
- raffreddarla, filtrarla e lasciata al sole fino a quando diventava trasparente
Sfortunatamente esso tendeva a decomporsi e a rilasciare un cattivo odore. Altri grassi animali, il grasso d’oca e il burro erano utilizzati soprattutto nei cosmetici.
William Alexander riferì:
” gli Sciti non si lavarono mai, per non rovinare la bellezza della loro pelle, usavano pestare Cipresso e Cedro con incenso, ne creano una pasta da applicare sui volti.
In questa traduzione del diciassettesimo secolo, il medico greco Galeno, inventore della crema idratante, mette in guardia dai pericoli dei cosmetici velenosi:
“L’eccellenza di questo Mercurio sublimato è tale che le donne che spesso si dipingono con esso, sebbene siano molto giovani, invecchiano precocemente con facce avvizzite e rugose
come scimmie.”
Fonti:
Richard Corson Fashions in Make up from ancient to modern times 1972 Universe book
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