La nuova bellezza degli anni 20
La nuova bellezza degli anni 20 Storia del trucco e del cosmetico 1923 La nuova bellezza delgi
La nuova bellezza degli anni 20
Storia del trucco e del cosmetico 1923
La nuova bellezza delgi anni 20; Tutto è iniziato con una attrice anziana, con la sua esigenza di avere nuovamente un aspetto più giovanile. La richiesta presa a cuore da un chirurgo che provò a tirare alcuni lembi di pelle in zone strategiche.
Dopo l’intervento e qualche giorno di riposo l’aspetto della donna era decisamente migliorato tuttavia l’effetto durava poco, talmente poco che la donna si sottopose altre sette volte all’intervento.
Guerra e chirurgia
Siamo nel periodo che segue la prima guerra mondiale, con i soldati che necessitavano di ricostruzioni chirurgiche per motivi estetici, in modo tale da fare progressi, e consigliare la “nuova” chirurgia plastica alle donne inglesi per migliorare il proprio aspetto. Operazioni da affrontare in totale privacy nella clinica londinese di Hystogen in Baker Street.
Il 1923 vide l’invenzione di uno strumento che cambierà l’estetica del 900 il Kurlash, un piegaciglia un dispositivo brevettato inventato da Charles W. Stickel (1889-1943).
Disposte a tutto!
Lo strumento da subito è stato paragonato ad una tortura tanto da dargli il nomignolo di “trappola per orsi”! Le donne impiegavano con il nuovo strumento circa 10 minuti e costava cinque dollari il modello “F”; mentre il modello “S” per 2 dollari. (Fashion in Make up Corson R. Pag 459)
La pubblicità prometteva occhi più belli e naturali, senza l’uso di paste, creme o ciglia artificiali rendendo gli occhi più luminosi, più grandi, più affascinanti.
L’anno successivo 1924 il Kurlash fu sostituito da un modello più sofisticato simile a un dispositivo brevettato nel 1929 da Charles W. Stickel e William E. McDonell. Il nuovo modello era più semplice da usare e più economico ($ 1,00).
Anche Vogue in questi anni continua a proporre trattamenti che schiariscono l’incarnato donando una pelle perfetta confermando i trend del passato. Trattamenti che avevano lo scopo di donare un tono diafano anche a chi non lo aveva! La nuova tendenza al “trattamento” era da preferire a finish polverosi che soffocavano ogni naturalezza (Richard Corson).
Il must di prodotti era: un sapone al limone, una crema nutriente, lozione per rimuovere il make up, una crema sbiancante, prodotti per menti cascanti dischetti di cotone per una spesa pro-capite di circa 11 dollari. Nel natale dello stesso anno l’indotto della cosmesi sarà di circa 50 milioni di dollari facendo salire la spesa a 15 dollari per ogni donna del paese.
Il must una pelle diafana
Anche il packaging si fa interessante e Richard Corson ricorda l’astuccio quadrato di Lionel che si apre a scatto senza nessun tipo di chiusura che possa rovinare lo smalto, con all’interno un grande specchio, un piumino di lana d’agnello con la squisita fragranza di Golliwogg de Vigny.
La polvere era disponibile in tonalità rachel, bianco e naturale. Anche Elizabeth Arden offre “Trattamenti rassodanti” con lo scopo di “ringiovanire i tessuti e i muscoli stanchi, rinfrescare le guance sbiadite e di rendere l’incarnato luminoso.
Molte persone usavano la storica colonia Eau de Cologne 4711, per eliminare brufoli e macchie.
Source:
Antonio Ciaramella Make up 100 anni allo specchio Ed Efesto 2015
Richard Corson Fashion in Make up from ancient to modern times 1972 Universe book