Ricette di bellezza nell’Antica Roma
Le donne Romane sapevano cancellare i segni dell’età Se abbiamo necessità di conoscere il trucco
Le donne Romane sapevano cancellare i segni dell’età
Se abbiamo necessità di conoscere il trucco nell’antica Roma quale miglior testo del’ “Ars Amatoria” di Ovidio che tratta le ricette di bellezza nell’antica Roma. Le donne Romane sapevano come cancellare i segni dell’età, come schiarire l’incarnato con la biacca, rendere vive le guance con il carminio ed avevano anche cosmetici disgustosi.
Ovidio racconta
La base era molto spessa e con il calore scivolava in rivoli disgustosi sul petto e l’odore era sgradevole per la presenza di oesypum (lanolina)
“anche se proviene da Atene, quell’estratto dalla lana di pecora”
Pulirsi i denti in pubblico continuamente con il midollo di cervo per avere un sorriso smagliante!
…Comunque è raro vedere un volto senza difetti. Coprite quei rossori con cura… Se siete giallognole, mettete un po’ di rosso, Se siete scure, vedete cosa il pesce di Pharos può fare per voi”
Una ricetta di Ovidio per una pelle luminosa
- 1kg di orzo della Libia senza paglia
- 1kg di veccia e miscelatele con 10 uova. Lasciare asciugare la miscela all’aria aperta e poi farla macinare
- 200 gr di sali in una polvere molto fine e passarla a setaccio,
- 12 bulbi di narciso e poi schiacciare tutto in un mortaio di marmo.
- 60 gr di gomma e grano toscano e nove volte di miele.
Qualsiasi donna che usa questo impasto cosmetico” Ovidio assicura alle sue lettrici “avranno la pelle più luminosa di uno specchio.”
Un’altra ricetta
- 170 gr di lupini
- 170 gr di fagioli di ognuno e frantumateli in una macina.
- Aggiungete della biacca, del nitrato di potassio e fiori di iris.
Impastare con vigore
utilizzare 30 gr di prodotto per la cura di macchie e brufoli. Per rendere più densa e più facile da applicare aggiungente del miele…
- 100gr di incenso
- 100gr di nitrato di sodio aiuta contro i punti neri.
- 30 gr di gomma derivata dalla corteccia
- un cubetto di mirra.
Schiacciateli insieme e fateli passare attraverso un setaccio. Miscelate la polvere con il miele. Le donne che potevano permetterselo, utilizzavano cosmetici ricavati da datteri, Nardo o petali di rose. Come rimedio contro i punti neri o i brufoli, le donne romane a volte utilizzavano una sorta di gomma ricavata da alcuni nidi di uccelli.
“Alcune applicazioni di questa mistura vi darà un bellissimo incarnato.”
Per un bell’incarnato
- 5 gr di finocchio
- 9 gr di mirra
- petali di rosa essiccati
- cloruro di ammonio
- resina franchincenso
Versategli sopra acqua di orzo e lasciate che il peso dell’incenso e del cloruro di ammonio diventino dello stesso peso delle rose.
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