Rick Baker

Richard "Rick" Baker è nato a Binghamton, New York, negli Stati Uniti, nel dicembre 1950

Richard “Rick” Baker è nato a Binghamton, New York, negli Stati Uniti, nel dicembre 1950 è un truccatore statunitense specializzato in make-up per effetti speciali.

La Nascita di una Passione

Dopo la sua nascita i suoi genitori si trasferiscono in Califorinia, dove ha vissuto fino a quando non si è sposato. Proviene da una famiglia povera, quindi durante la sua infanzia si rifugia nella fantasia della tv, dalla quale capisce che nella sua vita avrebbe fatto quel genere di cose.

I Primi Anni

Uno dei primi set a cui prende parte come assistente è quello de “l’esorcista” nel 1973.
I primi film di Rick hanno un budget limitato, vengono infatti girati in una decina di giorni e lui ha qualche settimana e un centinaio di dollari per fare un mostro nella cucina di sua madre.

“In quei casi si può dare solo il meglio di sé stessi trascorrendo settimane senza dormire”

Col tempo il suo lavoro si evolve: lo contattano per serie scientifiche e film horror, dove inizia ad avere budget più alti e più tempo a disposizione.
Rick racconta che nel 1976, sul set di “King Kong”, dopo aver creato il costume, è lui stesso a interpretare il personaggio, perchè

 “non c’era nessuno così stupido da indossare quel costume”

Il Successo

Quando si occupa di “Un lupo mannaro americano a Londra” nel 1981, John Landis, il regista, gli chiede di realizzare qualcosa di eccezionale, Rick chiede più soldi e più tempo. Quando completa il lavoro, i produttori e le persone dell’industria capiscono che con un budget più alto e tempi meno ristretti, i risultati erano decisamente migliori.

Rick ricevette l’incarico nel 1983 del video musicale di “thriller”. Michael Jackson, suo grandissimo fan; decide che in quel videoclip si sarebbe trasformato in un lupo mannaro, però Baker suggerisce che Michael si trasformi in una sorta di gatto.


Nel 1996 collabora anche con Eddie Murphy, trasformandolo nel professore svitato nel film “il professore matto”.

Rick vince 7 premi Oscar su ben 11 nomination totali.

L’evoluzione del suo Lavoro

Baker racconta che il suo lavoro è molto cambiato, infatti prima consisteva nel costruire, ora si basa quasi esclusivamente nel design. Ha un’ottima squadra, in cui ci sono due scultori, dal momento che Baker ormai non scolpisce più senza avere interruzioni. Questo non significa che il suo lavoro sia più semplice: infatti per film come “il pianeta delle scimmie” di Tim Burton ha dovuto bloccare i suoi scultori su molti personaggi, per dare le precise direttive. Tutto questo però succedeva prima del Zbrush, programma per scolpire e dipingere, che ha rivoluzionato l’industria del 3D.

Rick Baker e Jack Pierce

Richard è considerato l’erede di Jack Pierce, leggenda di Hollywood e padre delle più grandi icone horror della Universal, fra cui “Frankenstein“, il personaggio che fa sognare a Rick di diventare un Monster Maker, come ama definirsi lui.

Inizialmente Rick si definisce “make-up artist”, ma è riduttivo, infatti non descrive quello che lui fa. Baker crea animatronics e studia il desing di varie creature, perciò con l’evolversi del suo lavoro inizia a definirsi “special makeup effects artist“.

Il Suo Ritiro

Nel 2015 Baker annuncia di abbandonare il mondo del cinema.
Per 35 anni, i suoi costumi, il trucco e gli oggetti di scena, venivano definiti effetti speciali prima dell’era delle immagini generate al computer, che sebbene siano in grado di produrre panorami dettagliati, stanno divenendo noiose e ripetitive. A 64 anni, ha capito che il nuovo sistema non faceva più per lui, che ama fare le cose bene, mentre ora le cose si fanno economicamente e velocemente, per poi essere ritoccate al computer.


Rich ha un grande studio, a cui lui tiene molto. Ha deciso di tenerlo perchè, nonostante non volesse continuare con il suo lavoro, se si presentasse un bel film, con un buon budget e molto tempo, se ne potrebbe occupare. In caso contrario, continuerà a costruire le sue creazioni.

Il Maestro Baker è riuscito grazie allo studio costante e a grandi doti pittoriche e scultoree a rendere il mondo dell’horror così magico.

In collaborazione con M. Cappai

Fotografia e make up, sono gli elementi cardine del percorso trasversale e dinamico che, sin da giovane, ha segnato l’animo di Antonio Ciaramella. Se le sue origini partenopee gli hanno conferito l’arte del parlare romantico, la sua determinazione l’ha portato ad inseguire costantemente la bellezza.

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